HDD o DVD per i backup?
Un post di Jean-Claude Wippler mi ha spinto a riflettere e a fare due conti...
Effettivamente, secondo alcuni "guru", un hard disk o "è guasto" o "sta per guastarsi". Statisticamente è abbastanza vero, ma se un disco rimane nello stato "sta per guastarsi" abbastanza a lungo, non è distinguibile da un nastro che "forse si guasterà"...
La mia situazione è, però, un tantino diversa da quella di JCW: io ho una discreta collezione di DVD originali (più di 1000 dischi!) di cui mi piace avere una copia di sicurezza (permessa dalla legge), dato che diverse volte mi è capitato di doverne riacquistare perché l'originale si era deteriorato rimanendo nella sua custodia in libreria e alcuni titoli possono essere molto difficili da trovare e/o molto costosi...
Ho quindi creato un RAID5 con 4 dischi da 4TB (di cui ho già parlato in altro post), per un totale di poco più di 15TB di spazio "pulito", di cui circa 8TB attualmente sono occupati dai file .iso .
Se volessi fare un backup di tutti questi dati, mi servirebbero poco più di 300 BD-R da 25GB. Tralasciando il costo del masterizzatore, a 2€ a disco mi costerebbe più di 600€ (più il tempo speso stando ad aspettare per cambiare disco).
Se invece prendo un disco "archive" da 8TB spendo circa 300€ (meno per i Seagate S-Series, di più per i WD RED), e quindi allo stesso prezzo dei BD posso avere una copia su due HDD (e i prezzi degli HDD sono in continuo calo). In più posso lanciare un unico comando e sincronizzare tutti i file durante la notte (o più notti... comunque senza stare lì a guardare ogni ora o giù di lì per cambiare disco), se solo ho l'accortezza di organizzare i dati in almeno due gruppi.
In futuro, quando avrò necessità di ulteriore spazio perché avrò acquistato tanti altri DVD, avrò due strade:
- acquistare un nuovo disco da 8TB e metterci quello che "sborda" dal vecchio
- acquistare un nuovo disco della capacità più conveniente al momento ed in grado di contenere l'intera collezione, liberando il vecchio disco da 8TB
La prima soluzione scala male, a meno di non realizzare un sistema di gestione automatica. E non manterrebbe l'organizzazione logica dei file (p.e. una cartella unica per serie, anche se i DVD stanno ancora uscendo): quando (non se) un disco si riempie, o sposto parte dei dati su un altro per fare posto ai nuovi episodi o metto i nuovi episodi sul nuovo disco perdendo il raggruppamento.
La seconda richiede più tempo per copiare nuovamente tutti i dati dal RAID sorgente al nuovo disco (operazione utile anche come scrubbing), ma offre un'ulteriore copia di backup (fino a quando non si ricicla il vecchio disco).
Non mi torna quindi il discorso che fa Facebook col suo BD-changer per avere 1PB backuppato su BD invece che su HDD per il cold storage. Magari hanno valutato che un HDD, anche se conservato in condizioni "ideali" non regge per 50 anni? Probabile.
Però personalmente ci sono già rimasto scottato coi CD-R e i DVD-R che in molti casi, dopo 3-4 anni, hanno ceduto completamente. I CD spesso hanno perso completamente lo strato registrabile, che si è "sfogliato" -- perfino dei Traxdata Gold (che dovevano durare 50 anni) dopo 10 anni hanno perso i dati. I DVD-R normalmente hanno ceduto in modo meno eclatante, ma è come se lo strato sensibile fosse stato "mangiato" dal bordo verso l'interno -- IIRC è colpa di un batterio che gradisce proprio lo strato organico registrabile. In alcuni casi, addirittura, si sono separati i due strati di plastica, col materiale organico (poco equamente) distribuito.
Finora invece, con gli HDD non ho mai avuto problemi a meno di evidenti catastrofi di conservazione (i dischi della mia vecchia BBS sono finiti allagati e non sono più leggibili, ma altri loro "coetanei" più che ventenni fanno ancora il loro lavoro).
Quello che non ho mai provato (a casa... sul lavoro sì, ma lì le decisioni le prendevano altri) invece sono i nastri... Lettori costosi, supporti costosi, lenti e limitanti nell'uso -- e pure non particolarmente capienti. Avranno i loro vantaggi e sono io che non li vedo...
Sicuramente non c'è una soluzione che accontenti tutti ed ognuno deve farsi i suoi conti considerando le garanzie che richiede, l'accesssibilità dei dati, il costo del materiale, il tempo e l'impegno necessari ad impostare e mantenere la soluzione.
Comunque, per pochi dati, come quelli di JCW, andrei senz'altro sugli M-Disk "garantiti 1000 anni": non ci credo che tra 100 saranno ancora usabili (magari si memorizzeranno molti più dati all'interno di un singolo cristallo, magari di diamante), ma dubito altrettanto che tra 50 anni avrò ancora voglia di guardarmi un DVD
Se siete arrivati a leggere fin qui, mi piacerebbe vedere qualche commento con le vostre riflessioni. Magari ho sbagliato o trascurato qualcosa...