Raspberry Pi 2
La Fondazione Raspberry ha rilasciato l'evoluzione del suo micro computer. Con 4 core ARM 7 a 900MHz e 1GB di RAM è un discreto "mostriciattolo"...
La novità più gustosa è che è semplice usare una Debian 8.0 Jessie "minimale" con solo i pacchetti fondamentali per poi personalizzarla a piacere installando il resto dai repository ufficiali! Piccola nota: il server ssh è già incluso nell'immagine!
Ovviamente, essendo così minimale, mancano i tool a cui il vecchio RPi ci ha abituati. In particolare rpi-config. Ma IMO ciò non è un male: si possono fare le stesse cose in tanti modi... P.e. per ridimensionare la partizione di root (ed eventualmente generare altre partizioni per /home, /srv e /var...) preferisco di molto gparted da un PC con Linux...
Purtroppo (inspiegabilmente? no, per una semplice questione di riduzione dei costi!) manca un modulino RTC di default, magari sul bus i2c #0 per essere inizializzato automaticamente. Comunque, a questa mancanza si può ovviare con uno degli innumerevoli HAT disponibili, come il DVK512 o il PiJuice, entrambi oggetto di prossimi articoli.
Col RPi2 continua la "migrazione" all'uso del device tree invece del vecchio blacklisting dei moduli. Questo cambia radicalmente la gestione dei moduli: mentre prima era "tutto attivo, tranne ciò che viene bloccato", ora è "tutto disattivato, tranne ciò che viene abilitato". Questo permette di eliminare molti tempi morti e possibili incompatibilità (non sempre fare il probe per determinare se un device è presente o meno è senza rischi!), ed il tempo di boot ne guadagna parecchio: in 7.5" la console presenta il prompt di login!